venerdì, febbraio 12, 2010

TRENO | vietato perderderlo o cambiarlo



Io non ce l'ho mai avuta a morte con Trenitalia nonostante tutto il mondo intorno a me provasse un odio quasi innatto per le problematiche che crea.

Anticipare un Freccia Rossa del costo di 70 euro per prendere quello prima semideserto non è possibile. Fate voi i costri calcoli. Devo rispendere altri 70 euro.

Grazie Trenitalia, da oggi ti maledico e odio anche io.

domenica, febbraio 07, 2010

JAZZ | per i giovani


Io non so bene cosa rimmarrà di questo jazz in me. Per ora quel che c'è mi piace e va bene così, senza troppi di questi pensieri. Se sarà un momento della vita sarà stato un bel momento.

Boris Vian - gennaio del 1948

Cosa rappresenta il jazz per i giovani? Sarebbe una domanda stolta, a considerare la gioventù come un sostantivo colletivo e non come un insieme di individualità .Ma le divergenze d'opinione che s'incontrano tra i giovani stessi permettono di abbozzare una graduatoria dei loro comportamenti dinanzi a questa musica che sempre viene loro accostata senza neppur chiedersi se siano tutti d'accordo...

Per molti il jazz è solo musica ballabile, allo stesso titolo di un qualsiasi valzer di Strauss. Ad essi poco importa che si tratti di jazz buono o cattivo, di Duke Ellington o di Jo Privat: musica ballabile, pretesto per flirtare o per trastulli coreograficiatti a sciogliere i muscoli. Il jazz può essere anche una sorta di materializzazione della gran vita di cui il cinema ci ha fatto conoscere l'ambiente e l'etichetta: champagne, whisky soda, décolletés, pellicce e venti bei musicisti che ritmano il ritornello di cui l'eroina mormora le parole a due centimetri dall'amato.

Esiste anche la maniera un po' facile che consiste nell'urlare di gioia in un assolo di batteria, quale esso sia. Per alcuni sarà snobismo. Gli spiriti di vaglia trovano elegante, in certe epoche, interessarsi al jazz e i giovani seguono. Seguirebbero qualsiasi cosa.

Del pari il jazz può apparire come una reazione, un mezzo per far arrabbiarei genitori. Non-conformismo, violenza... notiamo che paradossalmente i surrealisti persero quest'occasione di far scandalo.
Insomma, si danno quelli che sontòcchi in primo luogo attraverso sensi, l'intelligenza e quant'altro... un ricordo, un'associoazione di idee, ma che cercano di approfondire, di sapere, di conoscere. Che non si fermano subito. Sono persone che si volgono all'arte di nome jazz con lo sguardo nuovo della scoperta - e gli errori che ne conseguono - per estrarre da esso, a poco a poco, la sua vera sostanza.

E sono proprio loro che restano fedeli al jazz e seguiranno la sua evoluzione, mentre per gli altri sarà solo un momento della vita, una follia di gioventù, del tempo in cui erano 'zazù'.


venerdì, febbraio 05, 2010

ECO | educazione sostenibile



La cultura della sostenibilità, che una minoranza di persone ha entusiasticamente e ostinatamente diffuso nel mondo, ha prodotto dei risultati. Ogni giorno abbiamo segnali di qualcosa che sta cambiando. Ma quali sono le sfide per il futuro e quale il valore da attribuire all’educazione ambientale?

Il dibattito è aperto sulle pagine del nuovo numero di “.eco, l’educazione sostenibile”...
Per informazioni e commenti visita il portale www.educazionesostenibile.it
Su Fb lo trovate come gruppo .eco l'educazione sostenibile

giovedì, febbraio 04, 2010

BIMBI | glam con gusto


Quella faccia la conosco e so che, per quanto il titolo di questo nuovo blog trasudi glamour ad ogni cantone, quel che conterrà avrà il piglio brillante che serve per far leggere, come dice lei, "di moda, bambini e amenità".

Non servirà a frenare quelle incallite shopaholic che fremono quando le dita si stringono intorno alle maniglie di un lucido e nuovo sacchetto, non servirà alle neo-mamme per levarsi di dosso quelle ansie che ti tengono sveglia nel cuore della notte.
Ma son quasi certa: servirà a strappare qualche sorriso e far immagginare qualche glam-follia a tutte.

AVATAR | il ritorno

Sono andata a vedere AVATAR nel weekend e la cosa che più mi meraviglia è come una sola testa, un solo uomo, si sia potuto immaginare tutte quelle cose che in realtà non esistono: fauna, flora, na'vi... La storia lascia il tempo che trova, ma lo sapevamo prima di partire e andare per pagare il biglietto. Vale quei 10 euro? Forse.

Certo è che non mi ha istigato al suicidio come è successo a dei giovani americani che non sono più riusciti, a detta loro, a "vedere il mondo con gli stessi occhi...tutto è più grigio qui. non vale la pena vivere qui se da qualche parte nell'universo c'è una Pandora anche per noi...". Mi astengo dal commentare.

Venendo a noi ora leggo quanto sotto e penso: stiamo un po' esagerando.

CINEMA: "AVATAR", CAMERON NON ESCLUDE IL SEQUEL*
Mentre prosegue il successo di "Avatar" ai botteghini e con le 9 nomination all'Oscar, il regista canadese James Cameron gia' pensa a un possibile 'sequel'. Il regista del kolossal furistico in 3D ha detto che potrebbe lasciarsi "convincere" a dare un seguito alle avventure sul pianeta Pandora. "Potremmo lasciarci convincere, dobbiamo vedere quanti soldi il film riesce a fare", ha spiegato alla Cnn. I soldi in realta' non dovrebbero essere un problema, considerato che il film, che mescola perfettamente dramma e fantascienza, ha gia' raccolto in tutto il mondo oltre 2,05 miliardi di dollari.
*dalle news di Radio Capital

HOLLYWOOD | come non ti amo

da repubblica.it

Perez Hilton è il re di internet

Per il terzo anno consecutivo il gossip blogger è il primo nella lista delle 25 personalità più influenti del web secondo Forbes. Ecco chi è Mario Lavandeira e come ha conquistato la Rete.

Altro che Steve Jobs. Il personaggio più influente del web, secondo Forbes, è un giovane americano che si diverte a scarabocchiare le immagini dei vip aggiungendo baffi, rivoli di bava e altre amenità. Per il terzo anno consecutivoPerez Hilton, gossip blogger di lunga data senza peli sulla lingua, è il più importante della Rete nella speciale classifica stilata dall'autorevole testata.

Nato a Miami nel 1978, Mario Lavanderia (il vero nome del blogger) è diventato una celebrità e un punto di riferimento per gli appassionati del genere grazie al suo sito PerezHilton.com dove si diverte a spettegolare sulle celebrità senza usare mezzi termini, vergando con tratto infantile dei fumetti con i loro pensieri.

Laureato alla New York University nel 2000, Mario Lavandeira voleva fare l'attore e riuscì anche a comparire in un episodio de I Soprano. Poi tentò la carriera giornalistica e si impegnò nell'attivismo gay. Infine fece la cosa che "gli sembrava più facile": aprì un blog.

Il sito, originariamente intitolato PageSixSixSix.com, e successivamente ribattezzato PerezHilton.com in onore dell'ereditiera Paris Hilton, fu nominato "Il sito più odiato da Hollywood" dalla serie televisiva The Insider ad appena sei mesi dalla sua apertura, nel 2005. Da quel momento la sua popolarità è cresciuta a dismisura.

Il blog attrae più di 7,2 milioni di persone al mese e si classifica tra i 500 siti più visitati di Internet. Hilton può vantare 1,77 milioni di seguaci su Twitter. Proprio dal suo profilo di Twitter, lo scorso giugno, denunciò l'aggressione da parte del manager dei Black Eyed Peas. Da blogger a star, il passo è stato breve, paparazzato con Lady Gaga e Paris Hilton, Lavandeira è ormai una presenza costante agli eventi mondani dove si fa notare peril look stravagante e i travestimenti assurdi. La sua carriera si sta sviluppando ora nel campo televisivo dove è comparso come giudice di concorsi e talent show dai quali ha portato avanti la sua battaglia per la legalizzazione del matrimonio omosessuale.

Da pochi mesi il suo blog ha dato vita alla sezione Coco Perez, dove si seguono le vicende della moda. E il fashion system trema...

mercoledì, febbraio 03, 2010

iPad | questo è il dilemma



E se l'iPad salvasse (soltanto) il cinema?
di Riccardo Luna (direttore di WIRED)*

Qualche sera fa, a margine del summit di Davos, lo scrittore Paulo Coelho ha detto (e subito twittato): "Stiamo messi male se il mondo preferisce occuparsi di iPad piuttosto che di iRaq".

Che ci sia una dose di esagerazione in questa vicenda è indubbio (ben esemplificata dalla copertina dell'Economist con Steve Jobs ritratto come un santo che mostra al mondo la sua Tavola). Epperò l'ultimo gadget di casa Apple, si dice, è chiamato a un compito molto importante: salvare l'agonizzante industria dei giornali (dimenticando che solo un buon giornalismo la salverà).

In verità, dopo la presentazione non c'è stato il solito coro di consensi, ma anche molte critiche, ma intanto due cose si possono dire. La prima è che storicamente sono i consumatori non solo a determinare il successo di un prodotto ma anche il suo vero utilizzo: l'iPhone come telefono è mediocre, sono state centinaia di migliaia di applicazioni a disposizione a farne un oggetto insostituibile. La seconda considerazione è collegata alla prima: la cosa migliore dell'iPad sembra essere lo schermo, che ha una definizione degna di un'ottima tv, mentre presenta qualche problema di leggibilità con i testi. E se invece che salvare i giornali l'iPad diventasse un supercinema portatile?

*da Vanity Fair di oggi 3 febbraio

martedì, febbraio 02, 2010

STOP | motion

Mi piace e mi continuano a stupire le cose che trovo su youtube. Le definirei opere, nell'accezione in cui opera significa risultato di un lavoro costruito e sudato e studiato e ideato con intelligenza (non come lopera dello stretto per intenderci).

Possono durare poche decine di secondi o anche arrivare fino a diversi minuti di montaggio dietro cui si nascondono diversi minuti (tantissimi) di lavorazione e preparazione.

E' un modo di far vedere cose.