mercoledì, febbraio 03, 2010

iPad | questo è il dilemma



E se l'iPad salvasse (soltanto) il cinema?
di Riccardo Luna (direttore di WIRED)*

Qualche sera fa, a margine del summit di Davos, lo scrittore Paulo Coelho ha detto (e subito twittato): "Stiamo messi male se il mondo preferisce occuparsi di iPad piuttosto che di iRaq".

Che ci sia una dose di esagerazione in questa vicenda è indubbio (ben esemplificata dalla copertina dell'Economist con Steve Jobs ritratto come un santo che mostra al mondo la sua Tavola). Epperò l'ultimo gadget di casa Apple, si dice, è chiamato a un compito molto importante: salvare l'agonizzante industria dei giornali (dimenticando che solo un buon giornalismo la salverà).

In verità, dopo la presentazione non c'è stato il solito coro di consensi, ma anche molte critiche, ma intanto due cose si possono dire. La prima è che storicamente sono i consumatori non solo a determinare il successo di un prodotto ma anche il suo vero utilizzo: l'iPhone come telefono è mediocre, sono state centinaia di migliaia di applicazioni a disposizione a farne un oggetto insostituibile. La seconda considerazione è collegata alla prima: la cosa migliore dell'iPad sembra essere lo schermo, che ha una definizione degna di un'ottima tv, mentre presenta qualche problema di leggibilità con i testi. E se invece che salvare i giornali l'iPad diventasse un supercinema portatile?

*da Vanity Fair di oggi 3 febbraio

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