giovedì, agosto 30, 2012

case diversamente attrezzate

Oggetti da mordere, diversamente utilizzabili seggiolini con o senza ruote, praticelli di plastica sul piano della cucina, thermos d'acciaio delle più diverse dimensioni, fazzoletti, salviettine, tappetoni morbidi, colori e cuscini.

Non è l'ikea ma sono case diversamente attrezzate, che non hanno nulla di contundente a settanta centimetri da terra. Sono le case diversamente attrezzate delle mie amiche mamme.

Che uno no se lo immgina che la vita ti cambia così tanto. In bene ovviamente, ma cambia la misura di un'infinità di cose.

lunedì, agosto 27, 2012

beatrice e il lunedì

Ci volevi beatrice o chi per te. Dopo una settimana di Lucifero ho dormito.
Oggi il cervello connette e come è giusto che sia alle 7.30 di mattina son uscita a prendere giornali e caffè con la mia felpina e i jeans.

Buon lunedì.

giovedì, agosto 09, 2012

la nastolgia di maggio

Potrebbe succedere che questo post risulti stucchevole o poco chiaro ai più. L'ho detto così mi sento meglio. Sto pensando al mio mese di v(m)iaggio e ho proprio bisogno di mettere questa nostalgia da qualche parte.

2 illustratori, 4 scrittori, 2 videomaker e la sottoscritta in viaggio, chi più chi meno, per tutti quei 28 giorni che quasi quasi son stati un mese intero. Facce nuove che son diventate una piccola famiglia a zonzo per l'Italia (Milano, Genova, Parma, Roma, L'Aquila, Firenze, Bari, Palermo Napoli) e che ogni tanto tornano su e mi mancano. 

Io son così, permalosa ma con un esagerato bisogno di un punto sicuro a cui aggrapparmi anche quando parto e chiudo la valigia. Quando son partita a maggio sapevo che avrei avuto il mio porto sicuro con me: Nadia. Conosciuta, piaciuta, adorata. Mi son sbagliata solo poche volte con le persone che ho fatto entrare nel mio spazio vitale vulnerabile. A lei potrei prestarne metà senza problemi, perchè ogni volta che ci ritroviamo è sempre come se fosse ieri che ci si è salutate. L'ho lasciata a maggio con gli occhi che brillavano anche se stanchi per i suoi progetti e adesso aspetto di leggere il suo nome in libreria sopra al disegno di una nuova copertina.

Se ci penso quel mese è volato e adesso che son qui a casa, da sola nell'umidità della pianura padana penso a Nadia, Brunella, Francesco, Linda, Igiaba, Mario, Gianluca con una vena di nostalgia.
Penso alle risate a tavola, alle passeggiate nelle vie di Palermo, Firenze, Genova ma soprattutto ai loro racconti, ai loro disegni alla sensazione da paese dei balocchi che avevo a stare in mezzo a nuove persone, nuove storie, nuove idee.

Ne ho bisogno, sono linfa vitale per me.